L’integrazione di più sensori in un unico strumento si conferma il tema ricorrente della attuale evoluzione tecnologica dei sensori aerei, come recentemente visto nella fiera Intergeo a Frtancoforte.
In particolare, le camere aerofotogrammetriche stanno vivendo un’evoluzione significativa, sia nella ripresa delle immagini panoramiche sia nell’integrazione della misura delle distanze tramite sistemi laser LiDAR. Non si tratta di novità assolute nei principi tecnologici, ma piuttosto di progressi nella integrazione hardware e software, che ne potenziano l’operatività. È un percorso che affonda le radici nella storia del rilievo aereo: dalle camere panoramiche a bassa quota dell’aerofotogrammetria statunitense degli anni ’40–’50, fino ai primi misuratori laser integrati nelle fotocamere, origine degli attuali sistemi LiDAR.
Le novità Vexcel: UltraCam Dragon 4.2 e UltraCam Merlin 5.0
Tra le presentazioni di maggiore impatto emerge Vexcel Imaging, che introduce due importanti novità.
UltraCam Dragon 4.2
La nuova UltraCam Dragon 4.2 propone una copertura nadirale e obliqua più ampia, con un incremento dell’efficienza di volo fino al 35%, consentendo acquisizioni più rapide e dettagliate.
Il sistema integra due sensori nadirali (RGB e NIR) e quattro camere oblique RGB ad alta risoluzione (19.136 × 12.736 pixel ciascuna), abbinate a uno scanner LiDAR RIEGL Waveform da 2,4 MHz.
Sono stati integrati i nuovi sensori Sony IMX811 CMOS da 247 megapixel e pixel size di 2,81 µm, valorizzati dal design ottico proprietario e dalla pipeline True Pixel Processing (TPP), per una qualità d’immagine fotogrammetrica di livello superiore.
Il LiDAR RIEGL VQ-680 impiega una geometria di scansione multi-asse con cinque angoli di osservazione (−20°, −10°, 0°, +10°, +20°) e campo visivo di 60°, migliorando la copertura in aree urbane dense e la penetrazione della vegetazione.
La tecnologia Adaptive Motion Compensation (AMC) elimina automaticamente il motion blur in più direzioni, garantendo nitidezza anche in condizioni operative dinamiche. Disponibile con focali da 50 mm e 80 mm, offre modalità d’uso flessibili e integrazione completa nell’ecosistema Vexcel.
Specifiche principali
Sensori Sony IMX811 CMOS (RGB e NIR)
19.136 × 12.736 pixel nadirali e obliqui
Focali 50 mm o 80 mm
1 fotogramma ogni 0,7 s
LiDAR RIEGL 2,4 MHz, 5 angoli di scansione (0°, ±10°, ±20°), FOV 60°
UltraCam Merlin 5.0
Vexcel presenta anche la nuova UltraCam Merlin 5.0, sistema fotogrammetrico completamente nadirale che stabilisce nuovi standard in termini di qualità e flessibilità.
La fotocamera integra tre sensori Sony IMX811 lavorando in sinergia per produrre immagini continue e prive di distorsioni, con una risoluzione record di 37.500 × 19.000 pixel (RGB + NIR).
Sono disponibili lenti intercambiabili da 90 mm, 120 mm e 150 mm, adattabili alle diverse quote di volo.
L’innovativa tecnologia AMC elimina automaticamente il motion blur; la pipeline TPP preserva l’integrità radiometrica e geometrica dei pixel ottimizzando il contrasto e il rumore in base ad altitudine e GSD.
Secondo Alexander Wiechert, CEO Vexcel, la Merlin rappresenta “una nuova forza nel cielo”. Il primo esemplare sarà consegnato a Latitude Spatial in Australia. La disponibilità commerciale è prevista per la primavera 2026.
Specifiche principali
37.500 × 19.000 pixel (RGB + NIR)
Sensori Sony IMX811 CMOS
Lenti intercambiabili 90 / 120 / 150 mm
1 fotogramma ogni 0,7 s
TPP + AMC
GGS e il sistema OIS-XL++WA: nuova flessibilità per la mappatura obliqua
Una novità particolare arriva da GGS – Geotechnology, Geoinformatics and Services GmbH, azienda fondata nel 1988 dal Dr. Gerhard Kemper e oggi riferimento internazionale nella fotogrammetria e nella fusione sensoriale.

Il nuovo sistema OIS-XL++WA (Wide Area) rappresenta un’evoluzione significativa nella mappatura aerea obliqua e nella modellazione urbana 3D. Come l’OIS-XL++ standard, mantiene la stessa configurazione di sensori, ma introduce un vantaggio chiave: modificando l’assetto delle camere laterali è possibile quasi raddoppiare la larghezza dell’impronta nadirale, portando la risoluzione trasversale da 20.150 a 39.200 pixel con lente da 110 mm.
Un overlap del 10% facilita lo stitching preliminare migliorando la coerenza del dataset. Dopo il ritaglio dei bordi, il footprint finale raggiunge 39.200 × 12.060 pixel.
La struttura modulare consente inoltre l’integrazione di ulteriori sensori e la scalabilità operativa.
In sintesi
L’OIS-XL++WA è una piattaforma estremamente flessibile, ideale per ortofoto di grandi aree e modelli 3D urbani, in grado di garantire alta qualità fotogrammetrica, ampia copertura e adattabilità ai diversi scenari di rilievo.


