Si è conclusa la Copernicus Open School Lazio di Ismea: un'iniziativa nata per formare i professionisti del settore agricolo all'uso del telerilevamento per la gestione dei territori rurali, in linea con gli obiettivi della Politica Agricola Comune

Si è conclusa la Copernicus Open School Lazio di Ismea: un'iniziativa nata per formare i professionisti del settore agricolo all'uso del telerilevamento per la gestione dei territori rurali, in linea con gli obiettivi della Politica Agricola Comune

Questo evento, organizzato in quattro giornate (20, 21, 27 e 28 novembre), ha visto la partecipazione di numerosi attori istituzionali e accademici, tra cui Ismea, l'AdG della Regione Lazio, ARSIAL, ARPA Lazio, il Coordinamento Nazionale della Copernicus Academy, gli Stati Generali dell'Innovazione, e le Università di Roma e Viterbo: Sapienza, Tor Vergata e Tuscia, insieme a un ampio numero di enti e agenzie di ricerca, come ISPRA, CREA e AGEA.

L'Open School Lazio di Ismea è stata un'iniziativa mirata a sensibilizzare, formare e promuovere l'uso degli strumenti innovativi legati all'osservazione della Terra e alla geo-informazione in ambito agricolo. L'obiettivo principale era quello di rendere accessibili a tutti le nuove conoscenze agronomiche e ambientali, aprendo le porte all'uso integrato di questi strumenti in un settore, quello agricolo, sempre più influenzato da sfide globali come la scarsità idrica e i cambiamenti climatici.

Un'iniziativa di formazione e inclusività

L'evento ha avuto un forte valore inclusivo, con un programma che ha saputo rispondere alle esigenze di un pubblico variegato. Non solo professionisti del settore, ma anche studenti, ricercatori, amministratori pubblici e privati hanno avuto l'opportunità di acquisire nuove competenze nell'ambito dell'osservazione della Terra, della geo-informazione e delle tecnologie ICT applicate. Questo approccio è stato reso ancora più concreto dalla combinazione di sessioni teoriche e pratiche, che hanno reso i partecipanti protagonisti diretti del processo di apprendimento.

Un aspetto particolarmente innovativo è stato l'approccio verso l'Open Source e gli Open Data. Durante l'Open School, sono stati presentati i prodotti Copernicus, che offre dati satellitari ad accesso gratuito e aperto. I partecipanti hanno potuto familiarizzare con strumenti che, fino a qualche anno prima, erano considerati esclusivi e riservati solo a ricercatori e professionisti del settore. Grazie a queste risorse, l'uso strumenti di osservazione della Terra sono diventati accessibili a chiunque, abbattendo barriere economiche e permettendo a piccole imprese agricole, enti pubblici e professionisti di migliorare la gestione del territorio.

La formazione per la gestione sostenibile del Territorio

Un altro degli obiettivi principali dell'Open School Lazio di Ismea era sensibilizzare sulla crescente necessità di adottare pratiche agricole e di gestione del territorio più sostenibili. In questo contesto, l'uso degli strumenti di osservazione della Terra si è rivelato cruciale. I partecipanti hanno appreso come monitorare i rischi agricoli legati alla scarsità idrica, ma anche come gestire in modo più efficiente le risorse naturali, contribuendo alla tutela dell'ambiente.

Questa iniziativa si è inserita in un quadro più ampio di politiche agricole europee, come la Politica Agricola Comune (PAC), che promuovono l'uso di strumenti avanzati per il controllo e la gestione delle risorse naturali. La PAC, infatti, ha fatto dell'innovazione un pilastro per il futuro dell'agricoltura, e l'Open School Lazio di Ismea ha reso concreto questo impegno, mettendo a disposizione dei partecipanti strumenti utili non solo per migliorare le produzioni agricole, ma anche per garantire un impatto positivo sull'ambiente.

Un contest che ha stimolato la creatività

Il programma dell'Open School Lazio di Ismea ha incluso anche un contest, organizzato da Planetek Italia in collaborazione con Ismea, Terravionics, Stati Generali dell'Innovazione e la Regione Lazio, un'opportunità unica per i partecipanti di applicare le conoscenze acquisite nelle giornate precedenti. Guidati dai tutor, i discenti hanno affrontato e risolto una problematica consulenziale, utilizzando in modo pratico gli strumenti di osservazione della Terra e geo-informazione. Questo momento finale ha rappresentato non solo una sfida formativa, ma anche un'opportunità di sperimentazione e innovazione concreta.

Il contest ha permesso ai partecipanti di collaborare, confrontarsi e trovare soluzioni innovative per problemi reali, un aspetto che ha ulteriormente dimostrato l'importanza della formazione pratica e dell'accesso agli strumenti avanzati di OT per il miglioramento della gestione agricola e ambientale.

Conclusioni

L'Open School Lazio di Ismea si è confermata un'iniziativa di grande valore, non solo per il livello di formazione offerto, ma anche per il messaggio di accessibilità e inclusività che ha trasmesso. Il fatto che anche chi non aveva una formazione specifica nel settore agricolo o ambientale abbia potuto avvicinarsi e apprendere gli strumenti avanzati per l'osservazione della Terra è un passo importante verso un futuro in cui l'innovazione è davvero alla portata di tutti.

L'evento ha sottolineato come la collaborazione tra istituzioni, università, enti di ricerca e aziende possa creare un ecosistema fertile per l'innovazione, promuovendo un uso responsabile e sostenibile delle risorse naturali. In un mondo in cui le sfide ambientali e agricole sono sempre più urgenti, l'Open School Lazio di Ismea ha dimostrato che, con gli strumenti giusti e l'accesso a nuove conoscenze, possiamo costruire un futuro più sostenibile, equo e tecnologicamente avanzato.

Fonte: ( Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare )

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