Esri UC 2024: Jack Dangermond e il potere di The Science of Where

Esri UC 2024: Jack Dangermond e il potere di The Science of Where

La Esri User Conference 2024, andata in scena dal 15 al 19 luglio scorsi, si è aperta con l’intervento in Plenaria del fondatore di Esri Jack Dangermond. A onor del vero, più che un intervento quella di Jack è stata una vera e propria conduzione, guidando l’intera Plenaria tra ospiti e presentazioni e inanellando puntualmente ogni intervento al motto di quest’anno: “GIS – Uniting The World”.

Il ruolo fondamentale del GIS e di The Science of Where nella società contemporanea

A metà della sessione mattutina della Plenaria del 15 luglio, Jack ha ricordato una frase venuta fuori da una chiacchierata con un collega in Esri: “la geografia è tutto”.

Una dichiarazione forte al punto da sembrare quasi una presuntuosa provocazione e che invece, nella sua spiegazione, svela quale sia la potenza della geografia.

Tutto gira intorno al “dove”, avverbio che appartiene a qualsiasi cosa presente al mondo: da sempre, tutto ciò che esiste è da qualche parte nel pianeta, si muove in una direzione, ha un atteggiamento nei confronti dello spazio che lo circonda che, osservandolo, diventa per lo studioso lo strumento chiave per capire, analizzare, monitorare e prevedere fenomeni di qualsiasi tipo. Se tutto ciò che esiste porta con sé il luogo che accoglie la sua esistenza, la capacità di localizzare ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà, la scienza del dove è l’unico vero strumento che abbiamo per mettere in relazione un dato e il frammento di mondo in evoluzione a cui si riferisce. Il “dove” è l’imprescindibile carta d’identità di qualsiasi oggetto, persona, massa o fenomeno che esista o che si pensa possa esistere. Anche di più: il “dove” è la prova.

The Power of Where

Ecco a cosa si riferisce “The Science of Where”, la scienza che si fonda proprio su quel “dove” e che la rende uno strumento tanto potente quanto duttile e applicabile ovunque.

Di questo parla il libro di Jack Dangermond, non a caso intitolato “The Power of Where”, il potere del dove, presentato il 16 luglio in una sessione speciale della Esri UC 2024, con tanto di firmacopie da parte dell’autore.

Il libro è un excursus tra la teoria del dove e la sua applicabilità concreta come agente di cambiamento globale.

Dalla Plenaria alla Conferenza

Alla luce della spiegazione di Jack su The Science of Where, tutto ciò che è seguito durante la Esri UC 2024 ha acquisito un senso diverso, con una presa di coscienza da parte dello spettatore che ciò a cui stava assistendo era né più né meno un insieme di esempi straordinari della potenza applicata del GIS.

Sul palco della Plenaria si sono susseguiti studi, progetti, case history da parte di realtà private, pubbliche, governative e di volontariato di tutto il mondo, con ospiti eccellenti e un linguaggio fruibile a tutti, che fosse parlato o visibile su mappa. Sì, perché sono state proprio le mappe, anche quest’anno, le vere protagoniste della Esri User Conference, con una mostra dedicata accolta in un padiglione della Conferenza e visitabile anche virtualmente.

È stato l’intervento di Jack Dangermond a muovere il suo pubblico verso il cuore della Esri UC 2024, tra workshop tecnologici, presentazioni, esibizioni e corsi di formazione. Online sono già stati pubblicati i video della Plenaria e delle varie sessioni tecniche.

Mentre nel quartier generale di Redland si sta già pensando a cosa portare alla Esri UC del prossimo anno, la delegazione a San Diego è tornata con un carico di informazioni, esempi ed esperienze che ispireranno la Conferenza Esri Italia 2025, di cui verrà presto annunciata la data.

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