ESA - Immagine della settimana: Ghiacciai cileni (19 ottobre 2025)

ESA - Immagine della settimana: Ghiacciai cileni (19 ottobre 2025)

Il mutevole aspetto dei ghiacciai cileni nel Parco Nazionale Laguna San Rafael è mostrato in queste immagini satellitari del 1987 e del 2024.

Situato sulla costa pacifica del Cile meridionale, il parco copre un'area di circa 17.000 kmq e comprende il campo di ghiaccio della Patagonia settentrionale, un residuo della calotta glaciale della Patagonia, che un tempo copriva la regione. Oggi, nonostante il campo di ghiaccio sia solo una frazione delle sue dimensioni originarie, è ancora la seconda più grande massa continua di ghiaccio al di fuori delle regioni polari.

Come possiamo vedere nelle immagini, la massa di ghiaccio alimenta ghiacciai che hanno cambiato in dimensioni tra il 1987 e il 2024. L'immagine di Landsat-5 a sinistra è stata acquisita il 9 febbraio 1987, mentre l'immagine a destra è stata acquisita dalla missione Copernicus Sentinel-2 ed ha ripreso il campo di ghiaccio il 9 febbraio 2024.

La parte occidentale del campo di ghiaccio della Patagonia settentrionale alimenta 28 ghiacciai di uscita. I due più grandi, San Rafael e San Quintín, sono mostrati in questa immagine. Entrambi i ghiacciai si sono ritirati drasticamente a causa del riscaldamento globale.

Il ghiacciaio San Rafael, in alto a sinistra, è uno dei ghiacciai in distacco più attivi al mondo. Si stacca a ovest verso l'Oceano Pacifico e verso l’interno di un lago a forma di arco, la Laguna San Rafael, visibile direttamente a sinistra del ghiacciaio. Il lago si forma e si alimenta dal ritiro del ghiacciaio.

Come San Rafael, molti laghi della zona sono alimentati dall'acqua proveniente dai ghiacciai che si sciolgono. Nelle immagini il colore dell'acqua varia dal blu scuro all'acquamarina a seconda della quantità di sedimenti fini sospesi presenti. Questo tipo di sedimento è chiamato 'latte dei ghiacciai' ed è il risultato dell'abrasione causata dai ghiacciai che si spostano sulla roccia sottostante. Questo è particolarmente evidente nel lago di San Rafael, dove possiamo anche riconoscere gli iceberg che galleggiano nell'acqua.

Direttamente sotto San Rafael si trova il ghiacciaio San Quintín, il secondo più grande del campo di ghiaccio. Il ghiacciaio drena verso ovest ed osservando più da vicino la sua estremità, in entrambe le immagini, possiamo notare come nel 1987 il ghiacciaio quasi terminasse sulla terraferma, mentre con il suo ritiro il bacino si è riempito d'acqua ed ha formato il lago proglaciale che osserviamo nel 2024.

I ghiacciai di tutto il mondo sono colpiti dai cambiamenti climatici. Con l'aumento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte glaciali l'acqua finisce nell'oceano, causando l'innalzamento del livello del mare. L'innalzamento dei mari è una delle conseguenze più peculiari e potenzialmente più devastanti del riscaldamento climatico della Terra.

Le osservazioni satellitari possono contribuire notevolmente al monitoraggio preciso del cambiamento dei ghiacciai. Il ritmo con cui stanno perdendo massa a lungo termine è molto importante per prendere le future decisioni in termini di adattamento.


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Chilean glaciers

The changing face of the Chilean glaciers in the Laguna San Rafael National Park is featured in these satellite images from 1987 and 2024.

Located on the Pacific coast of southern Chile, the park covers an area of around 17 000 sq km and includes the Northern Patagonian Ice Field – a remnant of the Patagonian Ice Sheet that once covered the region. Today, despite the ice field being just a fraction of its previous size, it is still the second largest continuous mass of ice outside the polar regions.

As we can see in the images, the ice mass feeds glaciers that have changed in size between 1987 and 2024. The Landsat-5 image on the left was acquired on 9 February 1987, while the image on the right captured the ice field on 9 February 2024 as seen by the Copernicus Sentinel-2 mission .
The west part of the Northern Patagonian Ice Field feeds 28 exit glaciers. The largest two, San Rafael and San Quintín, are pictured here. Both glaciers have been receding dramatically due to global warming.

The San Rafael glacier, in the upper left, is one of the most actively calving glaciers in the world. It calves west towards the Pacific Ocean and into an arc-shaped lake, Laguna San Rafael, visible directly to the left of the glacier. The lake is formed and fed by the retreat of the glacier.

Like San Rafael, many lakes in the area are fed by water from melting glaciers. In the images, the colour of the water varies from dark blue to aquamarine depending on the amount of suspended fine sediment present. This sediment is called ‘glacier milk’ and is a result of abrasion as glaciers move over the underlying rock. This is particularly clear in San Rafael lake, where we can also see icebergs floating in the water.

Directly below San Rafael lies the San Quintín glacier, the second largest in the ice field. The glacier drains to the west and, taking a closer look at its terminus in both images, we can see how, in 1987, the glacier almost terminated on land, but, with its retreat, the basin filled with water and formed the proglacial lake we see in 2024.

Glaciers around the world are affected by climate change. As temperatures rise and glaciers and ice sheets melt, the water eventually runs into the ocean, causing sea levels to rise. Rising seas are one of the most distinctive and potentially devastating consequences of Earth’s warming climate.

Satellite observations can greatly contribute to the precise monitoring of glacier change. The pace at which glaciers are losing mass in the long term is very important to making informed future adaptation decisions.

[Credits: USGS/ESA; contains modified Copernicus Sentinel data (2024), processed by ESA Translation: Gianluca Pititto]

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